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IL MONUMENTO ALLA BATTAGLIA

La spada volta al cielo della statua dell'Alberto da Giussano, simbolo della città, è un costante monito a chi manca di "constatare il valore dei nostri antenati e la memoria dei nostri padri collegati, i quali riuscirono a bastonare gli stranieri appena s'intesero".

Così Giuseppe Garibaldi, esortò nel 1862 i legnanesi a costruire un monumento capace di tener vivo lo spirito di guerra nei confronti dell'Austria per poter liberare il Veneto dall'allora imperatore Francesco Giuseppe, legittimo erede di Federico I detto il Barbarossa. E nel 1865 il Comune di Legnano stanziò 10.000 lire per la preparazione della piazza dove sarebbe stato eretto il monumento commemorativo della battaglia. Il 29 maggio 1876, nell'anniversario del settimo centenario della vittoria, venne inaugurato il primo monumento in gesso e cartapesta creato dallo scultore Egidio Pozzi. Esso però non rappresentava Alberto da Giussano; la sua figura fu sottaciuta dopo che la Chiesa preferì far risaltare il trionfo dell'intera Cristianità. La statua, inaugurata tra tanti discorsi retorici e politici, era però di materiale deperibile e non era tollerabile, in un contesto tecnologicamente avanzato come quello della rivoluzione industriale, uno scempio simile a causa delle intemperie. Fu così che nel 1896, il Comune incaricò il celebre scultore Enrico Butti di creare un'opera tale da rendere magnificenza alla battaglia.

Il 29 giugno 1900 fu inaugurato il monumento con l'aspetto attuale. Costò 46.000 lire e lo scultore rinunciò a ogni compenso, limitando le spese alla sola fornitura e costruzione.